Rinnovabili per l'Africa, Africa per innovare

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Le energie rinnovabili possono offrire una soluzione sostenibile per rispondere alla crescente domanda di elettricità dell'Africa. Allo stesso tempo, l'Africa rappresenta un'incredibile opportunità per sviluppare nuove soluzioni green e innovare il business dell'energia.

È questo, in sintesi, lo scenario delineato per il settore energetico africano, in occasione della quinta conferenza annuale di RES4MED, (Renewable Energy Solutions For The Mediterranean), ospitata il 22 maggio all'auditorium Enel di Roma.

L'incontro, dal titolo “Innovation as the key enabler to power Africa” e dall'agenda ricchissima, è stato aperto da Roberto Vigotti, segretario generale di RES4MED, che ha ricordato il percorso fatto in questi cinque anni dall'organizzazione: una piattaforma per la cooperazione energetica fondata nel 2012, per iniziativa dell'allora amministratore delegato di Enel Green Power e oggi Ceo di Enel, Francesco Starace, con l’obiettivo di contribuire a creare le condizioni normative, infrastrutturali e finanziarie per la diffusione su larga scala delle energie rinnovabili nell'area del Mediterraneo e che, un anno fa, ha dato origine allo spin-off RES4Africa.

Nata con l'idea di sviluppare le rinnovabili nei Paesi del Nord-Africa, ha spiegato Vigotti, il network ha rivisto e allargato target e raggio d'azione, ampliando il numero di partnership con soggetti istituzionali, organizzazioni di settore, imprese e mondo della ricerca, e portando lo sguardo oltre la sponda africana del mediterraneo, all'Africa sub-sahariana e a tutto il continente, per soddisfare la crescente domanda interna di energia attraverso le rinnovabili.

“C'è una grande forza in Africa e un fantastico allineamento di condizioni che favoriscono lo sviluppo delle rinnovabili. Per questo dobbiamo portare e formare competenza nel continente e far capire che le rinnovabili possono soddisfare le necessità della popolazione”, ha sottolineato il Ceo di Enel, intervenendo all'evento.

L'Africa ha infatti una urgente necessità di aumentare gli investimenti nel settore elettrico, è ricca di risorse naturali, ha tassi di crescita economica alti, ma oltre 600 milioni di africani non hanno ancora accesso all'energia. Basti pensare che la domanda di energia nell’Africa sub-sahariana è cresciuta del 45% a partire dal 2000, e rappresenta ancora solo il 4% del totale mondiale. L'attuale situazione energetica del continente non è sufficiente a coprire il fabbisogno base medio quotidiano delle famiglie e tanto meno quello dei settori produttivi. È in questo contesto che il settore privato e gli investitori stranieri giocano un ruolo fondamentale per sostenere lo sviluppo di infrastrutture energetiche innovative e competitive.

Per farlo è necessario favorire la formazione di politiche e regole in grado di preparare il terreno alle rinnovabili, cercando le migliori soluzioni e favorendo l'innovazione per lo sviluppo sostenibile del sistema energetico africano.

Uno dei fattori su cui porre la massima attenzione, ha evidenziato ancora Starace, è quello dell'interconnessione. “Molti Paesi in Africa, non hanno reti elettriche sviluppate e soprattutto non hanno reti di interconnesse tra loro, in particolare tra Africa orientale e occidentale. A questo bisogna dare grande attenzione e far capire ai governi che è necessario sviluppare un sistema di interconnessioni”, ha concluso l'AD di Enel.

“Ci sono molte difficoltà da superare, ma ci sono anche tante soluzioni innovative all'orizzonte. L'Africa è ricca di risorse naturali e la maggior parte dei paesi vogliono includere nel loro schema energetico le rinnovabili. È una sfida emozionante da cogliere e RES4Med e RES4Africa hanno una visione chiara di come vincerla”, ha aggiunto Antonio Cammisecra, presidente di RES4Med e neo CEO di Enel Green Power, parlando alla conferenza. “Tutta l'Africa può essere green. E dopo esserci focalizzati sull'area Mediterranea, ora vogliamo focalizzare la nostra attenzione in Senegal, Etiopia e Kenya dove vediamo opportunità di sviluppo”, ha concluso.

Tecnologie rinnovabili e innovazione sono dunque le chiavi per elettrificare in modo sostenibile l'Africa. Per farlo è fondamentale individuare i modelli di business più adatti a una realtà molto diversa da quella conosciuta dalle grandi utility europee. Obiettivo della conferenza è stato proprio quello di delineare un paradigma energetico tagliato su misura per le esigenze del continente africano e quindi analizzare l'approccio e i modelli operativi più idonei a favorire lo sviluppo di progetti per rendere l’elettricità, sicura e green, accessibile ad un numero sempre più alto di africani.

E' così emersa l’importanza di diversi e innovativi modelli di business, come mini-grid, off-grid, sviluppo di reti urbano e sub-urbane, sistemi di accesso all'energia stand alone.

L’Africa sta diventando sempre di più un grande laboratorio di sperimentazione tecnologica in grado di dare un contributo fondamentale al futuro del settore. Soluzioni come le minigrid che combinano l’utilizzo delle batterie con le rinnovabili costituiscono una valida risposta al problema dell’accesso all’energia oltre che svolgere un ruolo di catalizzatore dello sviluppo”, ha sottolineato Francesco Venturini, direttore Divisione Global E-Solutions Enel e già Ceo di EGP.