BNEF, rinnovabili ed e-mobility il futuro dell’energia

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L'elettricità è il futuro dell'energia in Europa e nel mondo. Dalle rinnovabili ai nuovi servizi per i clienti, con in pole position quelli per la mobilità elettrica, la transizione energetica nel Vecchio Continente punta sull'elettrificazione, ridisegnando la struttura del mercato e il ruolo delle utility in questa direzione.

È il quadro emerso nel corso della prima giornata di lavori dell'edizione 2017 di The Future of Energy Summit, il forum internazionale sulle principali sfide del settore energetico, promosso a Londra il 18 e il 19 settembre da Bloomberg New Energy Finance (BNEF), organizzazione di ricerca specializzata sul mercato dell'energia della prestigiosa agenzia di stampa americana.

Alla sessione dedicata al ruolo delle utility (“Utility transformation”), moderata da Paul Benjamin, direttore di Bloomberg New Energy Finance, è intervenuto il CEO e General Manager del nostro Gruppo Francesco Starace che, insieme a Leonhard Birnbaum, Chief Operating Officer - Networks & Renewables di E.ON,  e Peter Terium, CEO di innogy SE, ha approfondito il tema della continua e rapida trasformazione del settore energetico ed elettrico, a partire dal ruolo sempre più rilevante delle energie rinnovabili nel mix energetico.

“Enel - ha spiegato Francesco Starace – sta aggiungendo circa 2 GW l'anno di produzione rinnovabile al proprio mix di produzione a livello globale”. “Questo è lo scenario di oggi - hanno sottolineato i tre manager -: ormai quasi in tutto il mondo le rinnovabili sono competitive senza bisogno di sussidi”.

Per rimanere sul mercato le grandi aziende elettriche, ha aggiunto il nostro CEO, devono essere al passo con l'evoluzione tecnologica: “La tecnologia cambia molto velocemente e occorre avere un portafoglio molto diversificato. La chiave del successo sta infatti nella capacità di investire su molti progetti contemporaneamente, non su uno solo, perché il livello di successo di un progetto è mediamente di 1 ogni 4”.

Uno scenario di trasformazione che, ha sottolineato Francesco Starace, è globale: “La transizione nel mercato energetico non è solo in Europa e negli Stati Uniti. È in tutto il mondo: America Latina e Africa comprese. Ed è quella la frontiera del nostro Gruppo”.

Il tema dell'elettrificazione e del ruolo sempre più centrale dell'elettricità come abilitatore di servizi al consumatore ha rappresentato l’altro tema chiave del dibattito, con un ampio focus sulla mobilità elettrica. Un settore su cui, ha ricordato Francesco Starace, Enel sta puntando con decisione. “Al momento – ha spiegato - non sappiamo esattamente in che direzione andrà questo mercato, come si evolverà la catena del valore, ma una cosa è certa: non si può parlare di e-mobility se non c'è un network diffuso di colonnine di ricarica”. Dunque il primo passo è creare una capillare infrastruttura per le auto elettriche: solo con milioni di utenti sarà possibile valutare i ritorni sugli investimenti in questo settore.  Una sfida che Enel ha raccolto e su cui sta già lavorando.

Dalle auto elettriche alle batterie il passo è breve: nel corso del dibattito Francesco Starace ha ricordato l'innovativo sistema Vehicle 2 Grid, sviluppato da Enel in partnership con Nissan V2G e già lanciato in Danimarca, che permette di trasformare le batterie delle auto elettriche in strumenti di supporto al bilanciamento della rete di distribuzione. Una tecnologia sviluppata grazie anche al costo sempre più competitivo dei sistemi di storage e delle batterie per le e-car, e che potrebbe permettere ai proprietari delle auto elettriche di trarre un valore anche economico dal proprio veicolo connesso alla rete.

Il dibattito al The Future of Energy Summit di Bloomberg, si è quindi chiuso sul nuovo rapporto tra clienti e utility. Un rapporto che vive una vera e propria rivoluzione in funzione delle tante innovazioni e tecnologie alla portata di tutti e che necessitano di elettricità per funzionare. “Le persone passano da un fornitore di energia a un altro usando il fattore prezzo spesso come pretesto: – ha osservato Francesco Starace – in realtà nessuno razionalmente cambia per il prezzo se è soddisfatto del servizio, cambia se il servizio è scadente. Al contrario un buon servizio cambia la vita delle persone. Per questo la competizione non può essere più sui prezzi, ma si sposterà sempre di più sulla qualità dei servizi”.

È in quest'ottica che il nostro Gruppo sta lavorando per offrire ai propri utenti servizi innovativi e al passo con le tecnologie. Un obiettivo che ha portato la nostra azienda a dar vita una nuova business line (E-Solutions) separando così la commodity dalla gamma di soluzioni che possono essere offerte ai nostri clienti, business e retail, creando valore aggiunto. In sostanza, ha spiegato Francesco Starace, “oggi quello di Enel è un modello di business basato sulla domanda di servizi energetici (demand energy services)”.

Un approccio che vale in Europa come nel resto delle realtà in cui la nostra azienda opera: “Innovazione e nuovi clienti possono arrivare da ogni parte del mondo. Per esempio in America Latina – ha concluso il nostro CEO -  moltissime persone non hanno accesso all'elettricità e nel mondo ci sono ancora più di 1 miliardo di persone senza accesso all’energia , che per noi rappresentano potenziali clienti e una spinta a innovare. Le aziende stanno cambiando rapidamente e noi siamo aperti a cogliere ogni tipo di input che arriva dai nuovi mercati. La nostra visione Open Power è quello che dà energia alla nostra azienda”.

Rivedi l'intervento del CEO di Enel Francesco Starace al The Future of Energy Summit nell'ambito della panel Utility Transformation.