L’Economia Circolare, leva strategica per la competitività

A word from Luca Meini

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L'Economia Circolare rappresenta una leva strategica per rendere ancora più sostenibile il modello di business di un'azienda, ed Enel, già dal 2015, sviluppa progetti concreti, lungo tutta la propria catena del valore, volti a valorizzare le sue immense potenzialità. Molte delle scelte compiute all’inizio del nostro percorso verso la circolarità non solo hanno guidato il nostro cammino ma, allo stesso tempo, sono diventate argomenti su cui si è registrata convergenza a livello globale. Uno su tutti è l’integrazione tra Economia Circolare e Decarbonizzazione, due temi che si sono sviluppati in maniera separata, per ragioni storiche e d’impostazione, ma che la nostra azienda ha sempre considerato strettamente interconnessi.

L’esperienza maturata in questi anni ha trovato sintesi in un approccio alla circolarità integrato lungo tutta la catena del valore che abbiamo voluto raccontare nel documento “Viaggio nell’Economia Circolare del Gruppo Enel”.

Considerare l’Economia Circolare come trasversale in tutti gli ambiti in cui operiamo e in tutta la catena del valore ha rappresentato un ripensamento radicale del nostro business. È proprio a partire dalla progettazione di un prodotto, infatti, che i modelli di business circolari si sostituiscono a quelli lineari, seguendo cinque pilastri fondamentali: I) Input sostenibili (da rinnovabili, riuso e riciclo); II) Estensione della vita utile (attraverso progettazione modulare, manutenzione predittiva ecc.); III) Prodotto come servizio (cioè fornire al cliente un servizio invece che un prodotto); IV) Sharing (utilizzo condiviso) e V) Valorizzazione del fine vita (quindi recuperare il valore mediante upcycling, riuso e riciclo).

Un reale ripensamento in chiave circolare delle attività non può concentrarsi esclusivamente sulle attività di riuso e riciclo, per quanto importanti. Crediamo invece che sia necessaria una visione integrata che tragga origine da innovazione e design, che offra soluzioni sostenibili, misurabili ed economicamente competitive anche attraverso sinergie tra settori industriali differenti.

A questo proposito, fin dall’avvio del suo percorso verso la circolarità, il nostro Gruppo ha posto un forte focus sulla misurazione della circolarità, sviluppando nel tempo diversi modelli. Questo percorso ha condotto alla realizzazione di schemi di certificazione riconosciuti sul mercato, quali il recente Circular Certification di Enel X, certificato presso Accredia.

L’Economia Circolare rappresenta inoltre una leva strategica per la competitività economica. Il nome stesso - Economia Circolare - evidenzia come la transizione debba avvenire all’interno di un modello che generi valore. Oggi tutto questo è possibile.

 

Valorizzare risorse prima trascurate

La valorizzazione delle risorse lungo l’intero ciclo comporta infatti notevoli benefici economici per l’azienda che la mette in atto. Il design, la progettazione e la collaborazione con i fornitori, unitamente al riuso e al riciclo, consentono di ridurre la dipendenza dalle materie prime importate, tema particolarmente rilevante oggi: la transizione di Enel, verso un nuovo paradigma energetico, comporta infatti l’approvvigionamento di tecnologie che presentano una composizione di materie prime differente dal precedente e che, nell’ottica di realizzare una transizione pienamente sostenibile, vanno analizzate nel complesso, contemplando componenti ambientali, sociali, commodity e le necessarie valutazioni geopolitiche.

L’adozione di politiche circolari consente quindi di recuperare le materie prime a fine vita, ridurre i volumi di rifiuti da gestire e favorire lo sviluppo di catene del valore locali. Inoltre, modelli basati sul concetto di “prodotto come servizio” permettono di offrire servizi più competitivi riducendo il consumo di risorse.

L’Economia Circolare può avere un impatto particolarmente rilevante anche per la transizione urbana, e non a caso si parla sempre più spesso di “Città Circolari”.

Le grandi aree urbane sono il terreno dove, oltre alle sfide ambientali, sociali, economiche e di qualità della vita locali, si gioca una parte rilevante della partita della decarbonizzazione e dove, di conseguenza, i principi dell’Economia Circolare possono godere di maggiore impatto. La transizione urbana può essere guidata attraverso piani e strategie di Economia Circolare che abbracciano tutti i settori della vita urbana e mirano allo sviluppo sostenibile e al miglioramento della qualità della vita dei loro abitanti. Enel ha contribuito a sviluppare questo tema sia a livello di visione e definizione, sia di soluzioni di business. A partire dal 2018, ogni anno il nostro Gruppo ha pubblicato un documento globale sull’argomento, cercando di favorire il dibattito e approfondire la conoscenza, coinvolgendo stakeholder e aziende di altri settori.

Più in generale, la circolarità ha permesso - e permetterà con ancora più forza in futuro - l’apertura di nuovi modelli di business.

Pensiamo all’estensione della vita dei beni, cioè alle soluzioni che consentono di allungare il funzionamento di un bene senza modificarne la prestazione e la modalità di utilizzo. Ricadono in quest’ambito alcuni progetti già realizzati dal Gruppo, come l’additive manufacturing, cioè l’utilizzo della stampa in 3D per riparare componenti danneggiati nelle centrali geotermiche italiane. Oppure il progetto che Enel X ha presentato per estendere la vita utile delle batterie e aumentarne l’affidabilità attraverso strumenti predittivi basati sull’Intelligenza Artificiale; nell’ambito del progetto, è stata finanziata dalla Commissione Europea parte dei lavori di realizzazione dello Storage X-Lab di Catania e delle attrezzature del laboratorio.

Nel campo del riuso abbiamo elaborato il progetto New Life, attivo in Italia, Spagna, Cile e Argentina, che punta a dare nuova vita ai componenti presenti nei magazzini e alle attrezzature delle centrali a carbone in dismissione. Inoltre, abbiamo attivato diverse iniziative volte a riutilizzare apparecchiature informatiche aziendali dismesse, vendendole ai dipendenti o a terzi. Grazie a questo progetto, nel 2021, in Italia e Spagna abbiamo venduto circa 14.600 dispositivi (desktop, laptop, smartphone) ai nostri dipendenti e altri 10.000 sono stati acquistati da terze parti, estendendone la vita utile e creando impatti ambientali e sociali positivi.

Il percorso verso la circolarità comporta necessariamente l’apertura di nuove modalità di collaborazione. Assumono ad esempio particolare rilevanza la collaborazione con gli stakeholder e lo sviluppo e la condivisione di conoscenze ed esperienze attraverso una rete il più ampia possibile. Per questo Enel è parte di una serie di network tra partner, nazionali ed internazionali, ai quali contribuiamo in modo attivo.

Infine, quando si parla di Economia Circolare, lo sguardo non può che essere rivolto al futuro, al percorso che ancora ci attende e che transita per ambiti in parte ancora da esplorare. L'obiettivo finale di una transizione verso la circolarità è idealmente quello di disaccoppiare la totalità delle proprie attività dal consumo di risorse, arrivando ad utilizzare esclusivamente risorse rinnovabili o da riciclo. La nostra azienda sta già adottando un approccio circolare in tutti i propri ambiti di attività. La sfida ora è scalare sempre più l’implementazione dei nuovi modelli di business e dei nuovi progetti circolari, anche facendo leva su settori abilitanti quali la finanza sostenibile e la digitalizzazione.

Questi, sono solo alcuni esempi di una vasta trasformazione che non riguarda soltanto lo sviluppo delle tecnologie ma, appunto, anche un nuovo modo di fare business e creare valore, per tutti.