Enel, la rivoluzione digitale

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Da azienda pubblica a multinazionale. Da utility tradizionale a “una delle più innovative e lungimiranti aziende in Europa”. È la storia del nostro Gruppo raccontato dalla prestigiosa London Business School che dedica al case study Enel un lungo saggio e un articolo, pubblicato in questi giorni su Think.

Lo studio, firmato da Julian Birkinshaw, docente della LBS e autore di molti libri sull’innovazione, insieme con Ken Mark, ripercorre la trasformazione digitale attraversata dal nostro Gruppo, in particolare dopo la nomina di Francesco Starace a CEO nel 2014.

Gli autori ricordano che nel 2015 il CEO lanciò tra le persone del Gruppo un sondaggio con una semplice domanda: “Quanto sei digitale e cosa pensi di fare a questo proposito?”. I risultati rivelarono “una correlazione inversa” tra la posizione gerarchica e l’abilità digitale. Di qui la svolta della strategia Open Power per cambiare la cultura aziendale, riorganizzare il Gruppo rompendo la divisione verticale tra dipartimenti e aprirlo all’esterno. Una scelta che ha pagato e che oggi fa dire agli autori che “Enel ha abbracciato la rivoluzione digitale”.

La London Business School non mette in evidenza solo la lungimiranza di aver puntato sulle rinnovabili “più velocemente dei propri principali competitor” (“che ha portato Enel nel 2019 a produrre più del 50% dell’energia elettrica da fonti a zero emissioni”), ma anche alla trasformazione digitale che ci ha spinti per esempio a puntare su nuovi business con Enel X e a migrare sull’infrastruttura digitale che ci ha consentito di diventare full cloud.

Il saggio di Birkinshaw e Mark ripercorre la trasformazione del Gruppo in tutti i settori. Ricorda la pionieristica decisione, nel 2001, di sostituire i contatori tradizionali con gli smart meter in Italia e nel 2011 di avere guidato la prima smart grid a regolare il flusso di energia da fonti rinnovabili. “Enel è sempre stata leader nell'applicare la tecnologia alle sue operazioni” scrive la LBS, come nel progetto Digital Plant con cui ha installato sensori intelligenti negli impianti per monitorarne l'attività e comunicare i dati in tempo reale. Grandi investimenti sono stati fatti sul machine learning e sull'analisi predittiva che consentono di ridurre gli sprechi e migliorare l'efficienza. Anche realtà aumentata e realtà virtuale sono sempre più utilizzate per accelerare la formazione e migliorare le operazioni sul campo.

Il saggio ricorda anche altre tappe dell’innovazione del Gruppo: la costruzione della rete internazionale degli Innovation Hub, la nascita della piattaforma di crowdsourcing Openinnovability.com, l’impulso alla trasformazione in una platform company da parte del team ICT, la digitalizzazione e semplificazione del processo di global procurement, l’introduzione del metodo agile e di un approccio data-centric, fino alle innovazioni nella finanza con il lancio dei primi SDG-linked bond al mondo.

“Nel 2020 Enel è l'utility di maggior valore in Europa… . Sotto la mano salda di Starace, ha aperto la strada all’impegno nello sviluppo delle rinnovabili e di tutto quello che il digitale può fare per migliorare l’efficienza operativa e la capacità di risposta ai clienti” concludono gli autori.

Una storia che continua, una rivoluzione che non finisce.